L’Intervista in mare dalla più remota Islanda a tutto il mondo e primi cenni su un prossimo documentario
C’è un buon numero di festival del cinema che si occupa di oceano e dei temi del mare. Noi abbiamo scelto di candidarci in Islanda all’Ocean Films Húsavík per una serie di motivi.
Si tratta di un festival giovane, ma già affermato, ma soprattutto ci interessava (perché ci appartiene) la commistione e l’alleanza tra cinema e ricerca. Abbiamo già ricordato nell’articolo precedente sull’Ocean Films Húsavík della stretta collaborazione tra i ricercatori e il museo della balene.
Ocean Films Húsavík poi ci affascina per la sua collocazione ai margini estremi della già remota Islanda. Ci vogliono infatti almeno 6 ore di auto per raggiungere la piccola cittadina di Húsavík dalla capitale Reykjavík. È per questo che il festival vive e si realizza anche e soprattutto online.
L’Intervista in mare ha avuto qui il suo debutto internazionale. La versione sottotitolata in inglese del film è stata vista in tutto il mondo, e non solo in Islanda, dal 17 al 31 luglio!
E anche questa volta ci sarà un ritorno. Non siamo riusciti a programmarlo per quest’anno, ma torneremo in Islanda in veste di ricercatori oltre che di film maker. È infatti attivo dal 2023 un programma europeo di ricerca sull’Acquacoltura, come proseguimento dello studio sulla pesca di cattura da cui deriva L’intervista in mare, all’interno del quale l’Islanda è uno dei casi studio che già avevamo selezionato. L’isola infatti ha conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo eccezionale del settore dell’acquacoltura marina che va studiato e compreso.